venerdì 29 giugno 2012

Naufragismo Magico


E’ il movimento filosofico –pittorico da lui fondato nel 2005, il cui manifesto è nato con l’opera “Ritorno”, ritratto di donna che torna dalle nubi del tempo e si manifesta altera, naufraga in questa società che tutto ottunde, fiera, ella di sentimenti solo suoi, antichi, profondi e veri.

L’insieme è avvolto da un’atmosfera quasi magica che declina il tempo. Un presente continuo che la cenere  e il caffè, unici pigmenti utilizzati, con la loro monocromia ed all’interno delle loro velature, aiutano a simboleggiare, per cercare, nella loro rude essenzialità, con la giusta alchimia  di materiali e gesti, una consolazione presente ed eterna.

Tutto  questo, con il supporto di una busta, dove, dadaisticamente, il vecchio vettore di scambio della corrispondenza, attraverso iln suon riciclo, si trasforma in reperto ocra, con tutto il corollario di gioia per il suo ritrovamento archeologico e di estasi emotiva, già solo per il fatto di essere “objet trouvé”, oggetto salvato da un penoso oblìo e, insieme alla cenere, residuo per eccellenza, riportato a nuova vita, a nuove vibranti emozioni.

Soprattutto verso la fine degli anni 2000, Valerio utilizza nella composizione colori naturali derivanti da estratti di piante, radici e resine, financo pietra pomice sgretolata ed amalgamata nel tutto, frutto della sua smisurata passione per una Natura che considera ancora amica e sempre disponibile a regalare rispetto e comprensione a chi a Lei si accosta con animo puro e sincero.

Con radici di chelidonia, foglie e fiori di begonia, foglie di basilico e quant’altro, si scava più in profondità nei segreti del Creato e si autoalimenta il circuito magico che fa del’opera, anche della più semplice, un vero atto creativo, evocativo e senza tempo.

L’elemento “Dada” della creazione artistica si completa con l’utilizzo di tutti gli accessori di quella busta giunta in Filiale e sottratta al macero: punti metallici, correzioni, abrasioni, le diverse pieghe della stessa, interagiscono all’istante con l’idea ed i postulati dell’artista, per formare così un “Quid novi” ,

con una fortissima valenza suggestiva.

Si parte dalla cenere di sigaretta, sostanza non-sostanza, per arrivare alle buste, perché anche ciò che si consuma, può avere una sorta di anima, di memoria che può rinascere: è compito dello sciamano riconferire dignità e regalare nuove armonie agli oggetti, e solo il magnetismo sprigionato dalle mani nude dell’artista sull’opera può contribuire a raggiungere questo risultato.

La cenere è immortale, come il sentimento: la sua stesura sulla busta, al di là dell’iconografìa  rappresentata, incute severi moniti, dalla caducità delle cose alla vanità di chi troppo le ricerca, alla inanità degli sforzi umani di cercare un senso alla realtà, in direzioni diverse rispetto al Vero.

La cenere è nulla, e solo con il nulla ci possiamo regalare le soddisfazioni primigenie ed infinite. Ecco allora che il messaggio acquista più forza e sentimento, è come dire ora, o mai più… Cenere, Caffè e Busta ocra: tutti elementi di una “melancholìa” quasi  düreriana, che lenta e sola trasuda serenità crepuscolare. Quella  giusta dose di serenità che è capace di regalarci ancora un forte messaggio di sèperanza, pronto a naufragare magicamente in nuove ere, in rinnovati intimismi, in nuove vite da vivere…





 

Valerio Santi



VALERIO SANTI nasce a Narzole, in provincia di Cuneo, il 4/11/1955.Risiede a Narzole, nelle Langhe, in Via Cavour n. 4- telefono 0173/776056.
Poeta da sempre, data e scrive poesie fin dalla prima infanzia, vincendo  svariati concorsi regionali. Vincitore infine del concorsopromosso dall’editoriale “La Repubblica” sui 100 poeti italiani contemporanei, con il volumetto: “La parola e il suo sguardo” nei primi anni 2000.
Intorno agli anni 2000, più precisamente dal momento della concezione e creazione artistica della copertina del suo primo libro, si esprime in pittura.
Partecipa ad una ventina di mostre indiividuali e collettive, con riconoscimenti in vari concorsi tra cui 1° Premio Presidente Centro Pavesiano Museo Casa Natale, nella XX^ edizione del Premio Nazionale di Pittura Cesare Pavese 2009,il premio della critica a Fossano e l'esposizione di pittura a Varazze nel 2012.
L’artista è presente sul Catalogo Comanducci 2009 e varie trasmissioni tra cui Radio Fossano,
Radio Piemonte, Radio Valle Belbo e Rai Tre hanno documentato le sue performance.


























































































































Dipinti

Poesie



COSCIENZA

Santuario mistico terreno
a perenne rincorsa del giusto interiore
che pesa le voci ed occupa il silenzio.